Albero, mio albero
Dopo essere riusciti a fermare gli scempi degli abbattimenti di alberature in Piazza Corvetto e Corso Andrea Podestà, come per una punizione divina calata su una zona monumentale di Genova ancora caratterizzata da una significativa presenza di verde strutturato, l’accanimento contro gli alberi si è scatenato su quelli posti a margine del Parco dell’Acquasola, anche qui -combinazione!- sovrastanti i box realizzati al di sotto del terrapieno; come dire altri beni pubblici alienati dal Comune e poi causa di successive richieste di interventi di tutela verso i nuovi proprietari e ai danni della collettività, che si vede privata per chissà quanti anni di un bene tanto prezioso (la zona è anche adibita ad area di sgambatura cani che quindi non si potranno giovare del beneficio essenziale offerto dalla loro ombra).
E tutto ciò in barba a regole ferree che dovrebbero garantire la protezione in certi periodi dell’anno delle nidificazioni e del valore paesaggistico, ambientale ed estetico di questo patrimonio arboreo. E’ come se anche in questo ambito debba prevalere il principio supremo dell’economia, fatto di ottimizzazione delle risorse da gestire e di tempi d’intervento dettati quindi da esigenze di convenienza aziendale.
Non sarà il momento di cambiare registro anche per la gestione del verde cittadino, rimuovendo se del caso chi ne porta le maggiori responsabilità a livello gestionale (ASTER) e di controllo (Soprintendenza)?
Nel frattempo a noi non resta che continuare nel presidio del territorio e vedere se l’Amministrazione fornisce adeguate garanzie per il prosieguo dei lavori: a breve ci sarà un tavolo tecnico dove si conoscerà il dettaglio del progetto e quali rassicurazioni intenderanno dare in proposito.
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