Il circolo, la pace, l’ambiente

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Il circolo, la pace, l’ambiente

#slegalambiente, peace and love VS guerra-pandemia-disumanità

Il filo rosso della nostra identità di gruppo, di comunità ecologica a valenza sociale, si snoda lungo il tracciato che ha visto alcuni di noi impegnati nelle manifestazioni contro la Mostra Navale Bellica genovese degli anni ’80, nell’obiezione di coscienza, nel movimento contro la guerra del Golfo con l’Iraq dei primi anni ’90 e nell’Ora di Silenzio per la pace (dall’attacco alle Torri Gemelle del 2001 in avanti).

Oggi quindi non possiamo che esprimerci con nettezza nei riguardi della deriva di un conflitto che origina dalla vecchia contrapposizione di blocchi filoNato ed exSovietici. Questa impostazione ha zavorrato i decenni post Seconda Guerra Mondiale (la cosiddetta Guerra Fredda) e sembra riproporsi in modo drammatico nella recrudescenza di una guerra in terra europea con i rischi concreti di un’ecatombe nucleare.

L’umanità in questi ultimi tempi è già stata scossa da emergenze di prima grandezza, che tuttavia paiono stemperare a seconda del grado di urgenza assegnata ora a questa ora a quella, con l’unica costante di un sempre più rigido governo dei fenomeni sociali (e limitazione delle libertà individuali e dei diritti collettivi) e di una continua allerta e pressione a livello psicologico per la percezione del rischio oramai onnicomprensivo.

Tutto ciò ci sta portando verso un delirio collettivo dove all’isteria del momento, in base a fenomeni di violenza diffusa (microcriminalità e devianze) ovvero di accaparramento di risorse sempre più scarse con arroccamenti a difesa di un modello di vita ambientalmente e socialmente insostenibile, fa da contraltare la rimozione delle vere cause e la ricerca di soluzioni che aggravano i problemi di fondo, limitandosi a dare risposte a breve termine di tipo repressivo o rispolverando appunto le vecchie ricette militariste.

Per questo motivo oggi più che mai è necessario denunciare la natura di questa distrazione di massa, qualsiasi livello di responsabilità si voglia addebitare ai diversi soggetti in gioco. In sostanza siamo in presenza di guerre di Elites contro i popoli della Terra: l’elite russa e quella anglo-americana in primis, ma anche quella ucraina e delle nazioni europee al seguito. Tutte quante costringono i loro popoli ad una spirale di violenza potenzialmente infinita che non ammette defezione alcuna.

Nel frattempo il collasso del Pianeta è sempre più evidente, così come le sue implicazioni sullo scatenarsi di episodi pandemici, legati appunto a salti di specie (zoonosi) da parte di virus precedentemente confinati in ben specifici ambiti ecologici messi a repentaglio dai cambiamenti climatici e dallo sfruttamento intensivo delle risorse naturali (due facce della stessa medaglia).

Le risorse finanziarie e l’interesse (e gli interessi) tuttavia sono drenate e rivolte in tutt’altra direzione, mettendo a nudo la disumanità di un sistema socio-economico che ci sta portando verso l’autodistruzione, perché gli “spiriti animali” del capitalismo non rispondono più a nessun principio morale o di etica condivisa, se non all’avidità di chi se ne fa interprete. A corollario e dimostrazione di questo punto di vista sta l’accentuarsi dell’indirizzo alla privatizzazione di beni e servizi, prima nella disponibilità esclusiva statuale, proprio nel momento in cui con la crisi ci sarebbe più bisogno di garantirne una maggiore accessibilità.

Occorre una vera e propria rivoluzione delle coscienze, non a caso invece soggette a manovre manipolatorie o di condizionamento senza precedenti, cominciando a chiedere a gran voce di rimettere in cima alla scala delle priorità la lotta contro il cambiamento climatico e una rinnovata spinta emancipativa delle comunità nella gestione della cosa pubblica e nella liberazione individuale e collettiva derivante da questa ridefinizione dei rapporti umani: peace and love per l’appunto – e stop al finanziamento della guerra.

Genova, 27/07/2022

                                                                                                   Circolo Nuova Ecologia – Genova