Chi siamo

Per una NUOVA ECOLOGIA di COMUNITA’ tra il Diritto all’Autodeterminazione e un quadro di regole che lo rendano esigibile:  un modello che noi definiremmo AMBIENTALISMO SOCIALE con il valore territoriale motore dei processi di emancipazione

 

Per capire chi siamo bisogna vedere cosa siamo stati….

…..da quel lontano 6 Maggio 1986, più di 35 anni fa dunque, in cui si aprì in modo ufficiale l’attività di Legambiente in Liguria, e precisamente a Genova in Via Lomellini 15 in zona Centro Storico, quando ancora il Water-front era solo un miraggio.

            All’epoca invece si era in pieno fermento anti-nucleare, con il movimento che si opponeva allo sviluppo del programma in Italia, ancora allo stadio nascente, organizzando manifestazioni imponenti, quali ad esempio quella di Trino Vercellese. Da lì prese una spinta decisiva anche l’esperienza politica dei Verdi, che per la deriva compatibilista bruciarono in pochi anni il grande credito che stavano acquisendo.

            Senz’altro importante fu l’attività svolta dal Circolo nel campo in-formativo, tramite l’istituzione di storiche edizioni dell’Università Verde, che per l’appunto ne accompagnarono per svariati anni  il cammino. In età relativamente più recente questa branca d’attività si autonomizzò, contribuendo a fondare Circoli tematici, uno tra tutti il Circolo La Meridiana.

            Naturalmente ben presto si avviarono le Campagne diffuse su tutto il territorio nazionale, le più famose furono senz’altro “Mal’aria”, “Puliamo il mondo”, “La festa dell’albero”, “Cento strade per giocare” (da quest’ultima esperienza si ebbe, negli anni ’90 in occasione dello stop alla circolazione per  ridurre l’inquinamento atmosferico, la realizzazione delle Domeniche senz’auto in collaborazione con le istituzioni locali).

            Dopodiché non si può non citare invece tutta la parte di denuncia o di tipo vertenziale che caratterizzò l’attività del Circolo, dall’accompagnamento alla fase postindustriale dell’economia cittadina – famose furono le lotte contro le lavorazioni a caldo delle Acciaierie di Cornigliano – all’analisi critica sulla redazione degli strumenti pianificatori comunali e provinciali (Piani Regolatori, poi P.U.C., Piani di Bacino, in particolare del Bisagno, Piani Paesaggistici ecc…) e la conseguente opposizione, praticata in larga misura anche oggi, contro gli insediamenti edilizi e infrastrutturali che vanno a consumare il suolo e a determinare un peggioramento degli standard qualitativi dell’abitato cittadino.

E cosa siamo diventati….

…..il rapporto con Legambiente s’è interrotto bruscamente per una deriva anti-pluralistica che l’Associazione ha preso a livello Regionale, ma che evidentemente ha potuto contare sull’appoggio del Nazionale. Se volete potete vedere la documentazione al riguardo che è stata prodotta per smascherare la volontà di silenziare una voce scomoda dentro e fuori Legambiente. Cosa se possibile ancora più grave è che ciò si sia verificato proprio durante l’era Bucci e del trionfante “modello Genova”.

Ora e sempre dunque nostro unico principio ispiratore rimarrà l’emancipazione delle comunità attraverso la promozione della partecipazione nella cura e valorizzazione del territorio, supportandole nelle loro richieste di informazione, confronto con le Istituzioni e diritto all’autodeterminazione, in modo da qualificare il proprio ambito operativo sul “fare comunità” con un tipo di “ambientalismo sociale”. In questo senso si intende mettere a disposizione ogni strumento utile a valorizzare le esperienze di presa in carico del territorio da parte di gruppi di cittadinanza attiva al fine di permettere un loro mutuo riconoscimento e l’adozione di modalità collaborative a forma di rete.